sabato 19 febbraio 2011

Recensione film: Il cigno nero - Black Swan - (USA, 2010)

Squadra vincente non si cambia. Aronofsky alla regia, Clint Mansell alle musiche, e la Protozoa Pictures, sempre di Darren, in prima linea a realizzare l'ennesimo capolavoro: Black Swan.
Ancora una volta il nostro regista mette in scena un turbinio di immagini disturbanti, emozioni, e trip mentali, come solo lui sa fare, per un film entrato a pieno titolo nella storia del cinema.
Ambientato in una New York cupa e grigiastra, Black Swan non è solo la storia della ballerina Nina, magistralmente interpretata da Natalie Portman, ma anche uno spaccato nel mondo della danza, con le sue invidie, il marcio, e la tanta fatica per arrivare. Un marpione Vincent Cassel e un'ambigua Mila Kunis condiscono l'opera del Maestro che, dopo la parentesi hollywoodiana di The Wrestler, ritorna alle origini con un film in salsa Requiem for a Dream & The Fountain, dai quali riprende parecchie tematiche. Ho letto di chi non ha apprezzato la cosa, a mio avviso in questo caso ci può stare, come se Darren voglia in qualche modo legare le sue opere a un filo conduttore comune.
Gli ultimi 15 minuti valgono l'intero film. Sono un capolavoro, un tornado di immagini splendide, emozioni, e ansia. Grande Aronofsky, anche stavolta hai colpito nel segno.

Nessun commento:

Posta un commento