sabato 19 febbraio 2011

Recensione film: Il cigno nero - Black Swan - (USA, 2010)

Squadra vincente non si cambia. Aronofsky alla regia, Clint Mansell alle musiche, e la Protozoa Pictures, sempre di Darren, in prima linea a realizzare l'ennesimo capolavoro: Black Swan.
Ancora una volta il nostro regista mette in scena un turbinio di immagini disturbanti, emozioni, e trip mentali, come solo lui sa fare, per un film entrato a pieno titolo nella storia del cinema.
Ambientato in una New York cupa e grigiastra, Black Swan non è solo la storia della ballerina Nina, magistralmente interpretata da Natalie Portman, ma anche uno spaccato nel mondo della danza, con le sue invidie, il marcio, e la tanta fatica per arrivare. Un marpione Vincent Cassel e un'ambigua Mila Kunis condiscono l'opera del Maestro che, dopo la parentesi hollywoodiana di The Wrestler, ritorna alle origini con un film in salsa Requiem for a Dream & The Fountain, dai quali riprende parecchie tematiche. Ho letto di chi non ha apprezzato la cosa, a mio avviso in questo caso ci può stare, come se Darren voglia in qualche modo legare le sue opere a un filo conduttore comune.
Gli ultimi 15 minuti valgono l'intero film. Sono un capolavoro, un tornado di immagini splendide, emozioni, e ansia. Grande Aronofsky, anche stavolta hai colpito nel segno.

venerdì 4 febbraio 2011

Recensione Ristorante: Osteria Al 15 - Bologna

Qualche settimana fa ho deciso di provare con un gruppo di amici un'osteria che mi era stata più volte segnalata. Ed è andata piuttosto bene. Il locale è nel centro storico, in via Mirasole 13/15, molto vicino a Porta San Mamolo e a via D'Azeglio. Trovare il parcheggio il sabato sera non è cosa facile, ma basta fare un giretto su per via San Mamolo per poter trovare un posto anche relativamente vicino al locale. Nel mio caso, ho parcheggiato davanti a una farmacia su via San Mamolo, a non oltre 3-4 minuti a piedi di distanza. 
Il locale è molto carino, ben arredato, e l'atmosfera è molto familiare. Non è un ristorante di lusso, ma non è neppure una bettola: è un'osteria nel vero senso del termine, per giunta molto ben curata e gestita. Noi eravamo in 4 abbiamo preso primi piatti differenti, in modo da poterli assaggiare tutti, e come secondo crescentine e tigelle per tutti. Riporto i pareri di tutti, in modo da avere un parere oggettivo il più possibile. Come antipasto abbiamo preso la ricotta con l'aceto balsamico. Io sono rimasto alquanto indifferente, altri sono andati giù di testa. De gustibus, a questo punto.
Rischiando volutamente, uno di noi ha ordinato i tortellini alla panna, e il giudizio è piuttosto vario: a me non hanno detto granchè, perchè sono abituato a mangiarne spesso con un ripieno ricco di noce moscata, mentre questi mi sono sembrati privi di noce moscata e dunque insipidi. Agli altri tre sono piaciuti molto. Su una cosa siamo stati tutti d'accordo, e ciò riguarda tutti i primi piatti: i condimenti sono veramente buoni e abbondanti, e ampiamente sufficienti a condire tutta la pasta in gioco. Abbiamo anche provato gli spaghetti alla chitarra con guanciale e radicchio rosso, molto buoni e gustosi (parere di tutti e quattro). Anche le tagliatelle al ragù non ci hanno deluso, anzi, ci sono sembrate veramente ottime oltre che abbondanti. Per ultimo, abbiamo assaggiato i tortelloni ai carciofi, decisamente buoni. Se volete andarci in coppia, e seguire il mio personale parere, vi consiglio di ordinare le tagliatelle al ragù e gli spaghetti alla chitarra. Abbiamo quindi proseguito con tigelle, crescentine e affettati. Questi ultimi, a parere di tutti, erano veramente di ottima qualità, nulla da ridire. Prosciutto e mortadella ottimi, così come lo squacquerone, i sottaceti, e tutto il resto. Personalmente, mi sono piaciute sia le crescentine, poco unte, sia le tigelle, ma qui i pareri sono discordanti. Qualcuno ha trovato le crescentine troppo gommose, qualcun altro le tigelle troppo secche. Io, considerato il tipo di locale, ho trovato tutto piuttosto buono. Per ultimo, abbiamo terminato con i dolci: per me zuppa inglese, per gli altri panna cotta. Bene, siamo tutti rimasti più che soddisfatti sui dessert, buonissimi veramente, e preparati in casa. Abbondanti e straordinari direi, pensando a quando in certi ristoranti chiedi la panna cotta e ti servono quella di busta. Qui il discorso è, ovviamente, opposto. Nota positivissima quindi sui dessert.
Unica cosa che non ho per nulla gradito è stato il vino, servito alla spina, di qualità bassa. Non così bassa come quello bevuto in una fraschetta ad Ariccia, che mi ha fatto girare la testa per ore, ma bassa abbastanza da berne un sorso e lasciarlo lì. Agli altri miei commensali, invece, il vinaccio da osteria è piaciuto perchè "è il vino da osteria".
Spesa finale, comprensiva di caffè: circa 25 euro a persona. Rapporto qualità/prezzo a mio avviso valido nel suo complesso. In conclusione: 2 primi piatti su 4 molto buoni, affettati, squacquerone e dessert ottimi, ma sul resto ci sono discordanze. Siamo noi, forse, ad essere troppo esigenti? Provatelo e sappiatemi dire.

mercoledì 2 febbraio 2011

The Arcore's nights

In questo periodo di grande scandalo per il nostro Paese, qualcuno riesce a farci sorridere con una parodia divertentissima e ben fatta. Meglio di qualsiasi film in circolazione. Eccola!